Tutto è Dicotomia
Marco Savio 20 Dicembre 2018Condividi questo articolo
In un paese dove tutto è dicotomia: la politica, i compiti a casa, le vaccinazioni, la sicurezza, le pensioni, il bisogno, le vacanze, gli sbarchi, il cibo, il calcio, gli sbarchi, la Fornero, ed altre mille cose che si prestano ad una doppia lettura; in un paese dove appena si appalesa un tema, nasce subito il suo contrapposto, chi desidera unicamente lavorare, crescere, sviluppare per se e per altri un mondo migliore, non ne può più di questa miscela tracimante di diatribe infeconde quanto inutili.
Ogni ché visto da un lato ha una valenza che svanisce e varia se visto dal lato opposto. Se è pur giusto l’aforisma di Ennio Flaiano per cui il contrario della verità non è l’errore ma un’altra verità, è anche vero che non possiamo disperdere il tempo migliore del nostro intelletto in vane pratiche speculative.
Ieri impastando mani e matita in alcuni numeri fattoriali per un calcolo combinatorio son finito, chissà perché, in mezzo a coefficienti binomiali e di qui son scivolato sul triangolo di Tartaglia, rimanendo – attonito – affascinato dalla pulizia icastica ed ordinata di quei numeri ad albero.
Già, proprio un bell’albero di numeri, col pregio che ogni riga è palindroma, cioè se letta da un lato o dall’altro restituisce lo stesso significato.
Non sembra vero di non subire ritorte contrapposizioni dense e perenni, quanto inutili: è un gran sollievo.
Poco importa a che serva, qui, il triangolo: è utile l’albero in quanto evocativo del valore universale della vita.
Guarda i rami dell’albero e rilassati perché non ci sarà alcuno che li contrasterà.